Industria 4.0: l’origine del nome
Industria 4.0, (o Industry 4.0) prende il nome dal piano industriale del governo tedesco (presentato nel 2011) e concretizzato alla fine del 2013. Il piano prevedeva investimenti su infrastrutture, scuole, sistemi energetici, enti di ricerca e aziende per ammodernare il sistema produttivo tedesco e riportare la manifattura tedesca ai vertici mondiali, rendendola competitiva a livello globale.
Le 4 tappe della Rivoluzione Industriale
Come è noto, la prima Rivoluzione Industriale interessò prevalentemente il settore tessile e quello metallurgico, con l’introduzione della macchina a vapore nella seconda metà del Settecento.
La seconda Rivoluzione Industriale viene invece fatta convenzionalmente partire dal 1870 con l’introduzione dell’elettricità, dei prodotti chimici e del petrolio. Ci si riferisce normalmente agli effetti dell’introduzione massiccia dell’elettronica, delle telecomunicazioni e dell’informatica nell’industria come alla terza rivoluzione industriale, che viene fatta partire intorno al 1950.
La terza Rivoluzione Industriale, conosciuta anche come la rivoluzione digitale, coincide con il passaggio dalla meccanica, dalle tecnologie elettriche e da quelle analogiche alla tecnologia digitale, che si è sviluppata nei Paesi più avanzati con l’adozione e la proliferazione dei computer digitali e dei sistemi di conservazione dei documenti.
Con l’espressione terza rivoluzione industriale si indica anche tutta quella serie di processi di trasformazione della struttura produttiva, e più in generale del tessuto socio-economico, avvenuti a partire dalla metà del Novecento nei Paesi sviluppati e caratterizzati da una forte spinta all’innovazione tecnologica e al conseguente sviluppo economico della Società. L’innovazione quindi legata alla nascita dei computer, dei robot, della prima navicella spaziale e dei satelliti.
La quarta Rivoluzione Industriale, più comunemente conosciuta come “Fabbrica 4.0” o “Industria 4.0” deve il suo nome a un’iniziativa del 2011 da parte di Grandi imprese e Centri di ricerca con l’obiettivo di aumentare la competitività delle industrie manifatturiere, attraverso la crescente integrazione di “sistemi cyber-fisici” (cyber-physical systems o CPS), nei processi industriali.